Una rete nazionale di monitoraggio della fauna selvatica

DigitAP è un progetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che ha come obiettivo lo sviluppo di una rete nazionale di monitoraggio della fauna selvatica, basata su metodologie innovative e robuste e strumenti digitali condivisi, al fine di raccogliere dati omogenei e integrabili per la conservazione della biodiversità e la valutazione degli impatti del cambiamento climatico.

D.R.E.Am. Italia è incaricata della realizzazione del monitoraggio dei chirotteri, dei micromammiferi e dei meso e grandi mammiferi, all’interno dei 24 Parchi nazionali italiani. I dati raccolti confluiranno nel Network Nazionale della Biodiversità (NNB).

Il Progetto DigitAP prevede inoltre la formazione e l’aggiornamento del personale tecnico delle Aree Protette, affinché le metodologie innovative di monitoraggio vengano adottate su tutti i territori in maniera standardizzata e coordinata, rendendo tali metodologie robuste e ripetibili nel tempo e i dati raccolti omogenei e integrabili.

D.R.E.Am. Italia, insieme ai partner di progetto NEMO e Istituto OIKOS, ha coordinato le azioni preliminari e lo svolgimento delle fasi di monitoraggio e di analisi dei dati per i 24 Parchi nazionali, avvalendosi del supporto scientifico dei maggiori esperti nazionali e collaborando a stretto contatto con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e con il MASE.

Il gruppo di lavoro si è inoltre occupato di realizzare un percorso formativo rivolto sia agli operatori faunistici sia al personale dei Parchi Nazionali, con l’obiettivo di garantire l’uniformità delle procedure e la qualità dei dati raccolti.

Il Progetto è finanziato dal PNRR – Missione 2, Componente 4, Investimento 3.2a “Conservazione della natura – monitoraggio delle pressioni e minacce su specie e habitat e cambiamento climatico”.

I monitoraggi

Il monitoraggio è iniziato nella primavera del 2025 e prevede un anno di campionamenti

Chirotteri

Il monitoraggio dei chirotteri è stato condotto mediante l’integrazione di metodologie complementari.

 

Micromammiferi

Il monitoraggio dei micromammiferi è stato effettuato attraverso un sistema che combina tecniche di rilevamento diretto e indiretto.

 

Meso e grandi mammiferi

Il monitoraggio dei meso e grandi mammiferi è stato realizzato tramite un piano di campionamento nazionale basato sull’impiego di fototrappole. 

I Chirotteri

tramite batdetector, catture e controllo dei rifugi naturali

Il monitoraggio dedicato ai chirotteri ha previsto l’integrazione di diverse metodologie complementari, mediante l’impiego di 30 tecnici specializzati:

  • 620 batdetector per la registrazione degli ultrasuoni
  • catture mirate in 185 siti
  • controllo di 57 rifugi naturali e artificiali.

Questo approccio permette di raccogliere dati standardizzati sulla distribuzione delle specie di interesse unionale, valutare in che modo i cambiamenti climatici e le pressioni antropiche influenzino le popolazioni e arricchire le conoscenze già disponibili nei Parchi con nuove serie di dati acustici.

Le registrazioni ed i dati raccolti sono confluiti in una banca dati unica per ampiezza e dettaglio, destinata a costituire un punto di riferimento a livello nazionale.

 

Micromammiferi

tramite rilevamento diretto e indiretto

Per il monitoraggio dei micromammiferi è stato predisposto un sistema che combina tecniche di rilevamento diretto e indiretto, mediante l’impiego di 35 tecnici specializzati. Particolare attenzione è stata data a specie di interesse comunitario come il moscardino (Muscardinus avellanarius) e il driomio (Dryomys nitedula):

  • 940 cassette-nido per verificare in maniera diretta la presenza degli animali
  • 400 transetti dotati complessivamente di 4.000 footprint tunnel, capaci di registrare le impronte lasciate dagli individui al loro passaggio.

L’integrazione di questi due metodi ha reso possibile raccogliere dati affidabili sulla presenza, la distribuzione e l’abbondanza delle popolazioni target, evitando qualsiasi forma di disturbo agli animali stessi.

 

Meso e grandi mammiferi

tramite fototrappole

È stato progettato e implementato un piano di campionamento nazionale attraverso l’uso delle fototrappole, mediante l’impiego di 80 operatori di campo formati, che hanno lavorato contemporaneamente su tutto il territorio nazionale:

  • 1.900 siti di fototrappolaggio distribuiti nei 24 Parchi Nazionali.

Le attività hanno riguardato la progettazione in ambiente GIS, l’installazione standardizzata delle fototrappole, la formazione degli operatori e l’analisi dei dati tramite la piattaforma Wild.AI basata su intelligenza artificiale.

Il lavoro ha permesso di raccogliere informazioni comparabili e scientificamente robuste sulla presenza, distribuzione e comportamento di specie chiave come cervi, caprioli, cinghiali, lupi e orsi, valutandone le risposte a fattori ambientali e pressioni antropiche.

La piattaforma QGIS

Il monitoraggio è stato supportato dall’impiego di strumentazioni GIS avanzate, che hanno consentito la raccolta e la georeferenziazione in tempo reale dei dati direttamente sul campo, garantendo precisione e uniformità nei flussi informativi.

Le informazioni acquisite sono state integrate in una piattaforma WebGIS sviluppata ad hoc, concepita come ambiente centralizzato e interoperabile per la gestione e la visualizzazione dei dati di monitoraggio. La piattaforma, accessibile via web, permette di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento delle attività su scala nazionale, risultando utile sia ai coordinatori sul territorio sia ai referenti istituzionali. Questo approccio ha reso possibile una gestione scalabile, trasparente e condivisa del processo di monitoraggio, consentendo al contempo una rapida riorganizzazione delle attività in caso di criticità operative.

La piattaforma al momento è accessibile solamente da personale autorizzato.

La piattaforma di e-learning

Nelle fasi propedeutiche al monitoraggio, è stato realizzato un percorso formativo del personale tecnico addetto alle indagini su campo, con l’obiettivo di garantire l’uniformità delle procedure e la qualità dei dati raccolti.

Per garantire l’accesso continuativo al percorso formativo sviluppato da parte del personale dei Parchi Nazionali, è stata realizzata una piattaforma e-learning dedicata, all’interno della quale sono resi disponibili tutti i materiali didattici prodotti – presentazioni, linee guida operative, manuali tecnici e registrazioni delle lezioni – in modo che possano essere consultati in qualsiasi momento dal personale dei Parchi e dagli operatori coinvolti.

Questo sistema digitale rappresenta un elemento strategico per assicurare la condivisione uniforme delle conoscenze, rafforzare le competenze del personale e garantire la replicabilità delle attività di monitoraggio nel tempo e su scala nazionale.

Contatti

Dott. Forestale Marcello Miozzo
Project Manager
miozzo@dream-italia.it

PNRR – Investimento 3.2 Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette; Sub-investimento 3.2 a) Conservazione della natura -monitoraggio delle pressioni e minacce su specie e habitat e cambiamento climatico

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