Il progetto LIFE Olivares Vivos +, entra nel vivo della sua fase centrale e più delicata.
Proprio per definire al meglio le azioni per il 2025, i partner si sono ritrovati in Toscana per concordare i prossimi passi da attivare nel corso dell’anno.
D.R.E.Am. Italia, come partner responsabile dello sviluppo del progetto LIFE in Italia, ha organizzato a questo scopo un evento per mettere in contatto gli altri membri di Olivares Vivos, con stakeholder di interesse dell’area di Firenze.
“Olivares Vivos sta lavorando a livello europeo per migliorare la biodiversità agraria e, nel nostro paese, ha implementato il suo modello in quattro aziende agricole situate tra Toscana e Lazio. I primi risultati sono già promettenti e ora stiamo analizzando come flora e fauna siano migliorate in questi uliveti”, ha spiegato Paola Semenzato, coordinatrice del progetto in Italia e tecnico di D.R.E.Am. Italia.
Nella reunion toscana, sono stati affrontati due temi in particolare: i corsi di formazione e la seconda misurazione della biodiversità, necessaria a determinare come flora e fauna siano cambiate negli uliveti dimostrativi dopo l’implementazione del modello Olivares Vivos.
L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per far visitare ai membri dei team di Spagna, Portogallo e Grecia, tutte le aziende che partecipano al progetto come aree dimostrative, due in Toscana – Santissima Annunciata e Olivart – e due nel Lazio Iannotta e Colle dell’Arci.
In queste realtà, infatti, si possono già capire in modo empirico, come le azioni intraprese da Olivares Vivos per recuperare la biodiversità, stiano dando ottimi risultati.
L’evento è stato arricchito con un’esperienza gastronomica, proprio per evidenziare che gli oli di Olivares Vivos sono tra i migliori al mondo per qualità e sono anche gli unici che, grazie al loro sigillo, garantiscono che ogni ricetta sia anche una ricetta per il recupero attivo della biodiversità agraria. Per questo all’evento è stato invitato Andrea Perini, noto come “lo chef dell’olio extravergine di oliva”.
Lo chef toscano ha proposto un menù gastronomico in cui le diverse varietà di EVO provenienti dall’azienda OLIVART, hanno esaltato ogni piatto, includendo originali insalate con erbe selvatiche, stufati tradizionali della zona e un dessert con il blend proveniente da OLIVART con il quale si è concluso il percorso in modo sublime.
OLIVARES VIVOS SVILUPPA UN’AGRICOLTURA REALMENTE SOSTENIBILE
La parola sostenibile è sicuramente molto abusata e polisemica, ma è diventata realtà concreta negli oliveti del progetto LIFE Olivares Vivos +.
Il progetto, con la partecipazione di D.R.E.Am. Italia e il coordinamento della Società Spagnola di Ornitologia (SEO/BirdLife), sta dando risultati degni di nota per la comunità scientifica. Il percorso ha lanciato un modello agricolo che punta sul recupero della biodiversità e migliora la redditività degli olivicoltori grazie al recupero dei servizi ecosistemici e al valore aggiunto negli oli extra vergini di oliva (EVO) che la certificazione del marchio Olivares Vivos trasmette.
Il nuovo modello agricolo proposto da Olivares Vivos +, come lotta attiva contro i cambiamenti climatici e il degrado dei servizi ecosistemici, ha anche un risvolto economico importante che riguarda proprio la sostenibilità economica delle aziende olivicole.
Estendere questo innovativo modello alle altre regioni italiane che hanno una vocazione olivicola, implementando la certificazione Olivares Vivos, rappresenta un obiettivo possibile a cui il team sta lavorando per il 2025.
SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER LE AZIENDE
Il settore olivicolo sta affrontando sfide cruciali legate ai cambiamenti climatici, come la perdita di produttività e il degrado dei servizi ecosistemici. Olivares Vivos+ punta proprio a ripristinare la natura come baluardo per migliorare la resilienza e raggiungere una sostenibilità reale negli oliveti, che sia ambientale ma anche economica per le aziende italiane e non solo.
“I primi risultati ottenuti dal progetto sono promettenti e ora sul tavolo scientifico ci sono la flora e la fauna e il loro miglioramento in questi oliveti,” ha spiegato Paola Semenzato.
La tecnica di Dream e coordinatrice in Italia del progetto continua: “Il modello Olivares Vivos si basa su solide fondamenta scientifiche e dimostra come la gestione della copertura vegetale, la ri vegetazione delle aree improduttive e l’integrazione di elementi di supporto alla fauna, favoriscano il recupero della flora e della fauna senza compromettere la produttività agricola. Questo approccio non solo migliora i servizi ecosistemici, come il controllo naturale dei parassiti e la fertilità del suolo, ma contribuisce anche alla sostenibilità socio-economica del settore, aumentando la redditività attraverso l’olio prodotto in oliveti che la favoriscono”.
La certificazione Olivares Vivos garantisce ai consumatori un prodotto tracciabile e di qualità che supporta il recupero della biodiversità e promuove un modello agricolo sostenibile.
LIFE OLIVARES VIVOS, UN PERCORSO DI VALORE
Dal 2015, e con il finanziamento di due progetti LIFE, Olivares Vivos ha sviluppato e avviato un modello olivicolo innovativo nato dal consenso tra agricoltori, scienziati e conservazionisti. Ora, con il progetto LIFE Olivares Vivos + (2021-2026), si lavora per accelerare la diffusione del modello nelle principali regioni olivicole europee, espanderlo ad altri prodotti (come le olive da tavola) e trasferirlo ad altre colture come mandorle, vigneti e colture erbacee in asciutto (Secanos Vivos). Il modello è anche adattato al settore delle cooperative attraverso il Gruppo Operativo Cooperalive, e si sta studiando l’effetto delle coperture erbacee nell’oliveto con il Gruppo Operativo Coverolive.
Il progetto LIFE Olivares Vivos+ è sviluppato da SEO/BirdLife come partner coordinatore e dalla Provincia di Jaén, l’Università di Jaén, la Stazione Sperimentale per le Zone Aride del Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche (EEZA-CSIC), l’Università di Évora, la cooperativa agricola e forestale D.R.E.Am.Italia, l’Organizzazione Agricola Helena e Juan Vilar Consulenti Strategici. Il progetto è finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e co-finanziato dalla Provincia di Jaén e dal Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento, della Pesca e dello Sviluppo Sostenibile della Junta de Andalucía, con il sostegno finanziario dell’Interprofessionale dell’Olio di Oliva Spagnolo, della Junta de Comunidades de Castilla-La Mancha e della Caja Rural de Jaén.